Cosa serve per aprire la Partita IVA Forfettaria
Forfettaria
Qual è l’iter per aprire la Partita IVA forfettaria? E di quali documenti hai bisogno? Scoprilo leggendo il nostro articolo
Possiedi da sempre il “pollice verde” e vuoi fare di questa passione un vero e proprio lavoro? In questo articolo ti spiegheremo come aprire una Partita IVA da giardiniere e dare inizio alla tua attività in proprio.
Quella del giardiniere è oggi una professione riconosciuta anche dalla legge (Legge n. 54/2016). L’articolo 12 di questa legge stabilisce quali sono i requisiti tecnici necessari per svolgere l’attività di costruzione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico o privato, ovvero:
Dunque, prima di pensare ad aprire Partita IVA da giardiniere dovrai essere in regola con i suddetti requisiti.
Va precisato che per ogni Regione cambiano le modalità di accertamento di tali requisiti tecnico-professionale, dunque, prima di ogni altro adempimento burocratico, informati sulle regole che sono in vigore nella tua Regione di residenza.
Una volta verificato tutti i requisiti, puoi finalmente procedere all’apertura della Partita IVA. Continua a leggere per conoscere gli adempimenti necessari e la procedura.
Partita IVA da giardiniere: procedura da seguire
Prima di spiegarti la procedura da seguire per richiedere la tua Partita IVA, è necessario chiarire un dubbio sulla natura dell’attività da giardiniere, ovvero se la manutenzione del verde sia o meno considerata attività agricola.
Chi lavora come giardiniere non svolge attività agricola. È solo il vivaismo a essere assimilato a tale attività. Il giardinaggio, invece, da un punto di vista fiscale e contributivo, la manutenzione del verde è considerata un’attività artigianale perché fondata sul lavoro manuale.
Il giardiniere è un artigiano questo implica una procedura più complessa per aprire la Partita IVA. Contestualmente a questa richiesta, infatti, è necessaria:
Con l’invio telematico della Comunicazione UNICA (ComUnica) puoi eseguire tutti i passaggi con un unico adempimento burocratico.
Se vuoi svolgere l’attività di manutenzione di parchi e giardini pubblici e privati, il Regime Forfettario ti offre diverse agevolazioni fiscali, come l’esonero dall’applicazione dell’IVA (nel Regime Ordinario l’aliquota IVA applicata da un giardiniere è del 22%) che ti consentirà di offrire prezzi più concorrenziali ai tuoi clienti.
Senza dimenticare che pagherai un’unica imposta sostitutiva del 5% nei primi 5 anni di attività (se possiedi i requisiti del Regime Start-up) e del 15% dal sesto anno in poi. L’unico ostacolo del Regime Agevolato riguarda il fatturato che non deve superare il limite di 65.000 € all’anno.
Un adempimento essenziale nella procedura per aprire la Partita IVA è la scelta del Codice ATECO che identifica la propria attività. L’ATECO corretto per i giardinieri professionisti è
81.30.00 - “Cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole)” che ha un coefficiente di redditività del 67%.
Come abbiamo già accennato in precedenza, questo codice ATECO rientra nella categoria degli artigiani. Da un punto di vista contributivo, l’iscrizione Gestione INPS Artigiani e Commercianti comporta il pagamento di un:
Quest’ultimo si calcola sulla parte di reddito eccedente la soglia fissata come “minimale” (15.953 euro nel 2021) con aliquote al 24,09% per gli over 21.
Se hai scelto una Partita IVA forfettaria per svolgere la professione da giardiniere potrai usufruire di uno “sconto” pari al 35% su entrambi i contributi, presentando richiesta all’INPS.
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Vuoi aprire una Partita IVA e non sai come orientarti tra i codici attività ATECO? In questo articolo ti spieghiamo come fare e come funziona.