Stai pensando di avviare una carriera da consulente marketing e cerchi informazioni sull’apertura della Partita IVA? Allora, sei capitato nel posto giusto.
Il digital marketing è un settore in forte espansione che riserva svariate e numerose opportunità di lavoro. Con lo sviluppo del web marketing, infatti, sono nate molte nuove professioni digitali che richiedono una sorta di coordinamento per raggiungere determinati obiettivi.
Un marketing consultant fa proprio questo. Si tratta innanzitutto di un professionista con skills nell’ambito di marketing e comunicazione, e una profonda conoscenza di strumenti e canali digitali.
Il suo lavoro non si riduce meramente alle consulenze marketing, perché il suo ruolo è anche quello di coordinamento e di indirizzo operativo. Chi fa consulenza, fornisce anche una strategia digitale, un metodo e un piano di lavoro per raggiungere gli obiettivi promozionali di un’azienda in un determinato lasso di tempo.
Per lavorare come freelancer in questo settore, dovrai necessariamente aprire una Partita IVA. Non preoccuparti però: perché si tratta di un’operazione molto semplice.
Continua a leggere: ti spiegheremo passo passo cosa fare e come orientarti tra le opzioni che hai a disposizione.
La figura del consulente digital marketing è ad oggi tra le più ricercate in ambito professionale. Se non vuoi perdere le occasioni che il mercato del lavoro ti offre, dovrai compiere il passo di apertura di una Partita IVA.
In questo modo, potrai non solo gestire in completa autonomia la tua attività, ma anche incrementare i tuoi guadagni personali. La prestazione occasionale andrebbe a penalizzare la tua attività, di fatto impedendoti di crescere professionalmente.
In Italia, mediamente, lo stipendio annuo di chi opera nel settore delle consulenze marketing si aggira attorno ai 40 mila euro. Questo rende inevitabile mettersi in regola con il Fisco, se vuoi prestare servizi alle aziende, che significa dotarsi di una Partita IVA ed emettere regolare fattura per i compensi ricevuti.
Grazie al Regime forfettario è molto più conveniente e sostenibile gestire una Partita IVA da web marketing consultant, perchè dovrai versare un un’unica imposta sostitutiva, con aliquota al 15% sul reddito imponibile, che si riduce fino al 5% per i primi 5 anni se rientri nel regime start-up.
Per aprirla dovrai semplicemente compilare e inviare all’Agenzia delle Entrate il Modello AA9/12. Hai 3 strade per farlo:
Al di là della modalità che sceglierai, prima di procedere dovrai scegliere con attenzione il Codice ateco per l’attività da consulente marketing. Scopri qual è leggendo il prossimo paragrafo.
Individuare il giusto codice per le nuove professioni del web non è semplice, perché non di rado un professionista del marketing si trova a svolgere mansioni apparentemente anche distanti tra loro e inquadrabili in diversi codici attività.
Come scegliere allora il Codice ATECO per la consulenza marketing? Individuando il più adatto a descrivere le attività svolte, tra quelli inseriti nella Classificazione Istat. Generalmente i più associati a questa professione sono:
Quest’ultimo è un codice abbastanza ampio che racchiude molti più servizi rispetto agli altri due, ed è forse quello che meglio si adatta ad inquadrare consulenti che operano nel marketing e non solo.
Per tutti e tre gli ATECO, il coefficiente di redditività da applicare al fatturato totale per ottenere il reddito attività su cui calcolare imposta e contributi, è pari al 78%.
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Qual è l’iter per aprire la Partita IVA forfettaria? E di quali documenti hai bisogno? Scoprilo leggendo il nostro articolo
Vuoi aprire una Partita IVA e non sai come orientarti tra i codici attività ATECO? In questo articolo ti spieghiamo come fare e come funziona.